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Progetto Ovidio - attualità in latino

--- aggiornato al 3 ottobre 2003 ---


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aggiornamenti 2004 - aggiornamenti 2005

N.B.: 1) le immagini associate ai testi linkano a siti inerenti agli argomenti trattati
2) le notizie vengono selezionate ed eventualmente adattate per la Rete italiana

dagli Stati Uniti all'India: quando il mondo resta al buio


>>> FLUENTUM ELECTRICUM INTERRUPTUM.

Die Dominico (28.9.) multo mane fluentum electricum in tota Italia, excepta Sardinia, interruptum est. In urbes Italiae septentrionalis electricitas paucis horis restituta est, sed incolae regionum meridianarum adhuc post duodecim horas interruptione laboraverunt. Pessimae erant condiciones eorum, qui in traminibus electricis aut metropolitanis vecti in itinere restiterunt. Causa interruptionis fuisse videtur perturbatio ductus electrici, quo fluentum ex Helvetia in Italiam transfertur. Eodem tempore etiam duae lineae electricae altae tensionis inter Franciam et Italiam interruptae sunt, quo factum est, ut perturbatio in totam Italiam diffunderetur. Itali, Franci Helvetiique de re adhuc inter se litigant. Similes interruptiones nuperrime in variis terris evenerunt. Primum in USA et Canada, deinde in Georgia, tum in regione Finniae Helsinkiensi, denique in magna parte Londinii; septimana praeterita Suetia meridiana et Dania eadem sorte afflictae sunt. [Nuntios Latinos 3.10.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> BLACKOUT.


Domenica (28 settembre), nelle primissime ore del mattino, un blackout ha colpito tutta l’Italia, con l’eccezione della Sardegna. Nelle città dell’Italia settentrionale l’elettricità è tornata in poche ore, mentre gli abitanti delle regioni meridionali, dodici ore dopo, soffrivano ancora i disagi dovuti all’interruzione. Particolarmente critica la situazione per l’utenza di treni e metropolitane.
A quanto pare, la causa del blackout è stata un guasto tecnico della rete elettrica che smista la corrente dalla Svizzera all’Italia, contemporaneo all’interruzione di due linee d’alta tensione tra Francia e Italia: questo il motivo per il quale il guasto s’è diffuso per l’intera penisola. Italia, Francia e Svizzera si stanno ancora rimpallando le rispettive responsabilità.
Abbastanza di recente, una serie di blackout di simile entità ha interessato diversi Paesi; nell’ordine: Usa e Canada, Georgia, l’agglomerato di Helsinki, in Finlandia, e gran parte di Londra. La scorsa settimana, è toccato alla Svezia meridionale ed alla Danimarca.


iniziative europee per la tutela dell'informazione


>>> DIMIDIUM EUROPAEORUM INTERRETI UTI NESCIT.

Ex investigatione recens divulgata apparet tantum duodesexaginta centesimas (58%) Europaeorum computatro sive ordinatro uti scire; dimidiam partem eorum interreti uti nescire. Cum facultas Europaeorum informationem et educationem electronicam accipiendi sit tam modesta, in seminario nuper Bruxellis habito flagitatum est, ut Unio Europaea propagationem lectionis electronicae adiuvaret. [Nuntios Latinos 3.10.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> MEZZA EUROPA A DIGIUNO DI INTERNET.


Da una ricerca scientifica, divulgata di recente, s’apprende che solo il 58% degli Europei è in grado d’utilizzare strumenti informatici o telematici, mentre la metà circa è a digiuno di Internet. Vista la propensione così modesta degli Europei verso il mondo informatico, in una conferenza tenutasi recentemente a Bruxelles si è sollecitata l’UE ad incentivare il programma di sviluppo didattico delle nuove tecnologie.


pagina di progettovidio.it dedicata al teatro romano


>>> AMPHITHEATRUM CORDUBAE REPERTUM.

Archaeologi Hispani amphitheatrum in urbe Corduba Hispaniae meridianae reppererunt, quod ex amphitheatris Romanis magnitudine est tertium. Illo maiora sunt Colosseum urbis Romae et amphitheatrum Carthaginiense. Cavea Cordubensis circiter triginta milia spectatorum capiebat. Fuit in usu a primo post Christum natum saeculo usque ad tertium saeculum. [Nuntios Latinos 3.10.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> SCOPERTO A CORDOVA UN ALTRO COLOSSEO.


Gli archeologi spagnoli hanno riportato alla luce i resti di un anfiteatro, a Cordova, nel sud della Spagna [la scoperta è avvenuta venerdì 26 settembre, durante i lavori per un parcheggio; Cordova era il capoluogo della provincia romana della Betica e diede i natali ai due Seneca, il retore e il filosofo; ndt]; anfiteatro che sarebbe il terzo, in ordine di grandezza, dopo il Colosseo di Roma [nella foto] e quello di Tunisi [Carthaginiense]. La cavea [lo spazio per il pubblico, sistemato a gradinate e diviso in settori; ndt] dell’anfiteatro di Cordova – attivo dal I al III sec. d.C. – aveva una capienza di circa 30mila spettatori.


perché il clima sta mutando: l' "effetto serra"


>>> AESTAS 500 ANNIS CALIDISSIMA.

Investigatores existimant hanc aestatem calidiorem fuisse quam umquam quingentis annis proxime transactis. Temperatura media in Europa fuit undeviginti gradus et dimidium (19,5). In regionibus Mediae Europae et in Alpibus, calore maxime afflictis, temperies caeli a normali etiam quinque gradibus differebat. Mensibus Iulio et Augusto aestus multa milia hominum interfecit, silvas camposque incendiis ortis vastavit, messes delevit. Causa temperaturae ita auctae, ut investigatores Universitatis Bernensis iudicant, verisimiliter est effectus thermocepicus. [Nuntios Latinos 3.10.2003 redegit Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy]

 


>>> L’ESTATE PIU’ CALDA DEGLI ULTIMI 500 ANNI.


Secondo le valutazioni degli esperti, l’estate appena trascorsa è stata la più calda degli ultimi 500 anni. La temperatura media in Europa ha raggiunto i 19,5°; in particolare, nelle regioni dell’Europa centrale e dell’arco alpino, che più hanno sofferto gli effetti devastanti del calore, lo sbalzo termico era di ben 5° rispetto alle medie stagionali.
Durante i mesi di luglio ed agosto, la canicola ha mietuto molte migliaia di vittime e, in seguito agl’incendi ad essa connessi, ha raso al suolo boschi e campi e distrutto intere coltivazioni.
Stando al parere dei ricercatori dell’Università di Berna, l’aumento così consistente della temperatura sarebbe dovuto, con ogni probabilità, all’ “effetto serra” [effectus thermocepicus].

 



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le notizie in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish Broadcasting - Yleisradio Oy

le mie traduzioni e le mie note sono copyleft - Bukowski

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