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>>> CONSILIUM IRAQUIAE
RESTITUENDAE.
In Iraquiam legiones multinationales mittentur, quibus custodientibus
illa civitas paulatim pacetur. Prout certis auctoribus compertum
est, hae copiae e militibus decem nationum constabunt eisque
Civitates Americae Unitae, Britannia et Polonia praeerunt.
Neque Francogalli neque Germani, bello Iraquico adversarii,
ad actionem Iraquiae restituendae adhibebuntur. Adde, quod
tota Iraquia in tria territoria dividetur, quorum fines nondum
terminis sunt circumscripti. Earum regionum una Americanis
custodienda dabitur, cum Britanni et Poloni reliquas duas
sectiones sibi administrandas suscipiant. Civitates illius
consilii participes ab Ordine Nationum Unitarum quaesiturae
non sunt, utrum sibi illo modo agere liceat necne. [Nuntios
Latinos 9.5.2003 redegit Reijo Pitkäranta -
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>>> RISOLUZIONE SULLA RICOSTRUZIONE IN IRAQ.
In Iraq, verrà stanziata una “forza multinazionale”
che garantirà, sotto la propria protezione, la lenta,
ma progressiva, stabilizzazione del Paese. Come confermato
da fonti ufficiali, la forza multinazionale si avvarrà
degli apporti militari di 10 nazioni [l’Italia contribuirà
con 3mila militari; nella foto, il Ministro degli Esteri italiano
Frattini; ndt], con USA, Inghilterra e Polonia alle leve
di comando e coordinamento.
Alla missione di stabilizzazione irachena non prenderanno
invece parte né la Francia né la Germania, (da
sempre) contrarie all’intervento armato in Iraq.
Inoltre, l’intero territorio iracheno verrà diviso
in 3 settori, la cui estensione non è stata ancora
definita. Di tali settori, uno verrà affidato al controllo
statunitense, mentre i rimanenti due competono al controllo
incrociato di Inghilterra e Polonia.
I Paesi che rientrano nella risoluzione non hanno intenzione
di chiedere all’Onu l’autorizzazione a procedere.
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>>> INDIA ET PAKISTANIA
CONCORDIORES.
Moderatores Indiae et Pakistaniae legationum suarum commercia
in pristinum statum restituere decreverunt. De ea re nuperrime
nuntiavit primus minister Indiae Atal Behari Vajpayee, postquam
cum collega suo Pakistaniano telephonice collocutus est. Constat
relationes inter utramque civitatem intercedentes iam per
multa decennia pessimas fuisse propter discordiam de dominatione
Casmiriae ortam. Huc accessit ictus terroristicus abhinc duos
annos in parlamentum Indiae factus. Indi, quippe qui hanc
aggressionem Pakistanianis crimini darent, nulla mora interposita
legatum suum ex urbe Islamabada domum revocaverunt. Anno praeterito
res eo deducta est, ut non multum abesse videretur, quin discrimen
in apertum bellum erumperet. [Nuntios Latinos 9.5.2003
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>>> INDIA E PAKISTAN: SVOLTA VERSO LA DISTENSIONE.
Il governo indiano e quello pakistano hanno risolto per la
normalizzazione delle proprie relazioni diplomatiche [legationum
suarum commercia in pristinum statum restituere]. Ne ha dato
recente conferma il premier indiano Atal Behari Vajpayee,
dopo un colloquio telefonico con l’omologo pakistano.
Com’è noto, i rapporti tra i due Paesi già
da decenni sono molto critici, in seguito al contrasto relativo
al controllo politico-militare della regione del Kashmir [Cachemire],
per altro esasperati dall’attentato terroristico perpetrato
contro il parlamento indiano 2 anni fa [esattamente il
13 dicembre 2001; ndt].
L’India – adducendo al Pakistan la matrice e le
responsabilità dell’attentato – fece rientrare
immediatamente in patria il proprio ambasciatore da Islamabad
[capitale, appunto, del Pakistan (nella foto, un particolare
della città); ndt].
L’anno scorso, la crisi ha raggiunto punte tali che
poco è mancato ch’essa sfociasse in guerra aperta.
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>>> PAPA ITER IN HISPANIAM
SUSCEPIT.
Pontifex Maximus Ioannes Paulus II itinere in Hispaniam suscepto
die Dominico in media urbe Matrito missam sollemnem subdivalem
egit. Ad eum audiendum circiter decies centena milia hominum
convenerant. Papa, dum contionem facit, Hispanos hortatus
est, ut leges Christianas fideliter servarent. "Hac sola
ratione", inquit, "culturam vestram tot bonis abundantem
Europae et toti orbi hereditate tradere poteritis." Caerimonia
summum fastigium cepit, cum quinque Hispani, qui saeculo undevicesimo
nati erant, auctoritate papae canonizati sive in numerum sanctorum
relati sunt. [Nuntios Latinos 9.5.2003 redegit Reijo
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>>> MISSIONE APOSTOLICA DEL PAPA IN SPAGNA.
Il Pontefice Massimo [nell’antica Roma, il Pontifex
Maximus presiedeva il collegio pontificale (ovvero sacerdotale),
cui spettavano importanti mansioni: il compimento dei sacrifici,
la custodia dei riti supremi dello Stato, la competenza esclusiva
nell’esercizio della giurisdizione e nell’interpretazione
del diritto pubblico e privato, l’esercizio della giurisdizione
sui magistrati del culto; rivestita originariamente da patrizi,
dal 253 a.C. la carica di P. Massimo passò poi anche
ai plebei, e infine divenne spettanza esclusiva dell’imperatore;
il P.M., dunque, ricopriva un ruolo di grande importanza sociale:
alla sua presenza dovevano svolgersi tutte le cerimonie religiose
ed, in particolare, a lui spettava il compito di convocare
e presiedere i “comitia curiata”; ndt] Giovanni
Paolo II, in viaggio pastorale in Spagna, ha celebrato –
domenica [4 maggio 2003; ndt] – una messa solenne
all’aperto [subdivalem], nel centro di Madrid, davanti
ad una folla di circa 1 milione di fedeli, lì convenuti
per ascoltare le Sue parole.
Il Papa, nell’Omelia [dum contionem facit], ha esortato
gli Spagnoli a conservare ed osservare, con fede, i comandamenti
cristiani: “Solo in questo modo sarete capaci di apportare,
in eredità, all'Europa e al mondo intero la vostra
ricchezza culturale [culturam vestram tot bonis abundantem]”,
queste le sue parole.
La cerimonia ha raggiunto il clou all’atto della canonizzazione,
officiata dal Papa secondo la Sua autorità, di 5 nuovi
santi spagnoli, nati nel XIX sec. .
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>>> NAVIGIUM SPATIALE
ABERRAVIT.
Navigium spatiale, quo duo astronautae Americani et unus cosmonauta
Russus e statione siderali internationali domum revolabant,
abhinc aliquot dies in campum gramineum Cazastaniae descendit.
Tunc primum evenit, ut astronautae Americani navi siderali
Russicae insidentes ex spatio cosmico in Tellurem redirent.
Illud vehiculum tamen, cum in atmosphaeram terrae pervenisset,
e causa ignota tantopere a cursu destinato aberravit, ut quadringentis
fere chiliometris remotius, quam constitutum erat, terram
attingeret. [Nuntios Latinos 9.5.2003 redegit Reijo
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>>> ERRORE NELLE COORDINATE DI RIENTRO DELLA NAVICELLA
SPAZIALE SOYUZ.
Alcuni giorni or sono, è atterrata nella steppa [in
campum gramineum] del Kazakistan la navicella spaziale che
portava a bordo due astronauti americani ed un cosmonauta
russo, al loro rientro sulla Terra dalla Stazione spaziale
internazionale [ovvero la Stazione orbitante Iss (nella
foto): essa deriva da un progetto congiunto di USA, Europa,
Russia e Giappone per la costruzione di una struttura spaziale
permanentemente abitata e posta in orbita bassa intorno alla
Terra; prevede diversi moduli pressurizzati, dove un equipaggio
di 7 astronauti al massimo potrà vivere e lavorare
in 7 laboratori per la ricerca scientifica in fisica, chimica,
biologia, fisiologia umana, medicina, scienze della terra
e spaziali; la capsula Soyuz era in missione di rientro, con
a bordo gli americani Bowerson e Pettit ed il russo Budarin,
costretti a restare due mesi più del previsto nello
Spazio in seguito alla tragedia del “Colombia”
del febbraio scorso; l’atterraggio è avvenuto
esattamente domenica 4 maggio 2003; ndt].
Prima volta assoluta in cui astronauti statunitensi rientrassero
dal cosmo sulla Terra a bordo di una navicella spaziale made
in Russia.
La capsula, tuttavia, una volta entrata nell’atmosfera
terrestre, per una causa non accertata ha deviato dalla traiettoria
stabilita, atterrando a circa 400 km di distanza dal punto
previsto.
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le notizie
in latino sono redatte, con scadenza settimanale, da Reijo Pitkäranta
e Tuomo Pekkanen - © Copyright Finnish
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le mie traduzioni e le mie note sono copyleft - Bukowski
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